A Sol&Agrifood di Vinitaly a Verona si è parlato anche della situazione produttiva e commerciale dell’olio d’oliva in Italia. “Annus orribilis” così è stata definita la campagna 2014/2015, una campagna che passerà alla storia come una delle peggiori per il calo di produzione: i volumi a livello nazionale non superano le 235 mila tonnellate (dato a novembre da fonte ISMEA) rispetto alle 480 mila della campagna precedente e la tendenza spinge a stimare un’ulteriore diminuzione in fase di consumo. È stata colpa di una primavera dall’andamento anomalo e di un’estate molto piovosa che ha favorito gli attacchi di vari patogeni, primo fra tutti la mosca dell’olivo, vero flagello. L’inverno 2015/16 ha avuto invece dei picchi di freddo maggiori che fanno meglio sperare per quest’anno e la primavera sta procedendo in maniera ottimale rispetto all’anno scorso. Ma staremo a vedere. La cosa certa è che l’anno scorso si è prodotto molto meno olio, anche se di qualità migliore. Ribadiamo che secondo noi il settore ha due grandi problemi da affrontare: un ripensamento critico del nostro sistema agricolo e poi certamente una maggiore formazione/informazione rivolta al consumatore. Ne riparleremo.