Infine, le altre indicazioni obbligatorie sull’etichetta sono:
- Nome o ragione sociale o marchio depositato e sede del produttore e del confezionatore o di un venditore stabilito nell’Unione Europea;
- Termine minimo di conservazione;
- Quantità netta;
- Etichetta nutrizionale;
- Indicazione metrologica: serve a dimostrare che l’impresa confezionatrice ha seguito, per l’accertamento della quantità contenuta nella confezione, le regole previste dalla normativa che ne stabiliscono anche la forma e le dimensioni;
- Lotto;
- Modalità di conservazione;
- Sede dello stabilimento;
- Indicazione ecologica.
Molto importante è l’etichetta nutrizionale, un’indicazione ancora per poco tempo su base volontaria: a partire dal 2016 sarà infatti obbligatorio apporre sulle etichette di tutti i prodotti alimentari una dichiarazione nutrizionale che informi il consumatore sulla quantità di energia e sulla composizione dei singoli alimenti. Nel caso dell’olio, la tabella nutrizionale deve indicare il quantitativo di energia per 100 grammi e la quantità di grassi, calcolata sempre in 100 grammi. È inoltre importante per il consumatore conoscere la composizione dei grassi e quindi:
- Alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi: se assunti nelle corrette quantità sono in grado di agire sui grassi del sangue, in particolare colesterolo e trigliceridi, provocando un abbassamento di entrambi.
- Antiossidanti: l’olio extravergine d’oliva contiene quantità importanti di vitamina E, uno dei più importanti antiossidanti dei grassi.
Ricordate però che nonostante l’olio d’oliva sia ricco di componenti importanti per la salute, è necessario comunque sapere che ogni cucchiaio di olio apporta circa 90 kcal. Pertanto, considerato un fabbisogno medio giornaliero di circa 2000 kcal, bisogna tener conto anche di quelle apportate da un eventuale eccessivo consumo d’olio.