La cultura è fondamentale per ritrovare le nostre radici. Senza cultura non si va da nessuna parte. Per un omaggio al passato, ecco come venivano descritte le donne calabresi impegnate nei campi, e anche se non si specifica impegno verso quale coltivazione, non possiamo certo avere dubbi al riguardo. Si sarà trattato senz’altro di donne impegnate in olivicoltura, tanto importante è la coltivazione degli olivi in Calabria, soprattutto nel periodo di raccolta. Ecco l’affresco che abbiamo in una pubblicazione del 1853.
“(…) Son belle a vedere le calabre contadine con le lor vesti rigate in verde, co’ loro grembialetti orlati di rosso, con le lor calze di lana tinta spesso di scarlatto. Le intrecciature dei loro capelli hanno una grazia bizzarramente villesca, che qualche volta si fa seriamente vaga per quegli spilloni d’oro, o per certi lunati fregi di argento, che ne fan tante Diane in gonnella!”
Per vostra conoscenza, vi informiamo che il brano è tratto da Il Regno delle due Sicilie descritto e illustrato, ovvero descrizione topografica, storica, monumentale, industriale, artistica, economica e commerciale delle province poste al di qua e al di là del faro e di ogni singolo paese di esse. L’opera è dedicata alla maestà di Ferdinando II. Abbiamo estratto il testo dal volume primo, a pagina 226. Il libro, ormai introvabile, se non in qualche remota biblioteca, è stato pubblicato a Napoli, presso lo Stabilimento tipografico di Gaetano Nobile, nel 1853.